· 

Gengive retratte

<a href="https://it.freepik.com/foto-gratuito/uomo-anziano-barbuto-in-maglietta-a-righe_10960997.htm#query=adulto%20in%20panico&position=11&from_view=search&track=ais&uuid=c47f1914-c465-4c5b-8b97-f91b5de50cb3">Immagine di cookie_studio</a> su Freepik

Foto di Cookie_studio su FreePik

Spesso i pazienti vengono in visita perchè si sono accorti che le loro gengive nel tempo si sono ritirate e hanno timore di perdere il dente, ma il rischio è reale?

In primis bisogna chiarire la differenza tra la perdita di osso e la perdita del dente.

Come dico sempre (oramai fino alla presa in giro dei miei colleghi 😅) il dente è come una pianta e il rischio di perderlo dipende da quanto terriccio mi viene a mancare a sostegno delle radici.

Esistono casi in cui infatti la perdita di gengiva e osso è talemente ridotta o localizzata (e soprattutto non di natura infettiva e infiammatoria) da non esitare mai nella mobilità e quindi perdita del dente.

In altre situazioni purtroppo non è così.

Un'altra triste verità è che quando una gengiva si retrae di osso se ne perde sempre, perche mai accade in natura che l'osso sia esposto, è sempre protetto. Quindi è matematico che se la gengiva si abbassa di 5 mm, l'osso ha fatto altrettanto.

Ma vediamo un pò di casi per far chiarezza ☝️!


A forza di tirare prima o poi si fa il danno!

In alcuni casi la retrazione è legata alla tensione che i frenuli generano quando si inseriscono in prossimità della gengiva del dente, come nel caso della foto.

In questi casi spesso è sufficiente allentare questa tensione trattando il frenulo in maniera molto semplice, per vedere una completa risoluzione del problema.

Guarigione 100!

Rischio di perdita dente 0!

Si è ritirata solo una gengiva:che faccio? Mi preoccupo?

Quando a ritirarsi è solo la gengiva di 1 o 2 denti occorre andare a vedere come sta messo il dente nel suo osso (le radici nel terriccio, ricordate?).

Se guardate con attenzione le foto vedrete che i denti con la gengiva retratta sono un pò fuori posto, in generale in pò troppo in avanti considerando i denti vicini.

A volte il problema si nota dopo aver portato l'apparecchio per tanti anni o proprio perchè non lo si è portato e i denti si sono ulteriormente spostati.

In questi casi è innegabile che con la gengiva si è ritirato l'osso ma fortunatamente solo quello vestibolare, ovvero quello della sola zona della gengiva retratta.

Anche qui con le dovute accortezze igieniche e controlli dal dentista il rischio di perdere il dente è quasi nullo ma la possibilità che la gengiva torni al suo posto da sola è pari a 0!

Inoltre, essendo la causa della recessione gengivale la posizione scorretta del dente, senza un trattamento ortodontico la sola chirurgia non può garantire un successo del 100% nel ricoprire il dente, si dovrebbe accettare un compromesso (a volte comunque meglio di niente!)

Un classico che non passa mai di moda: la recessione da spazzolamento

In realtà copio e incollo quello già scritto.

La differenza è che lo spazzolino quando viene usato scorrettamente causa la retrazione delle gengive di più denti e la perdita è graduale e continua fino a che non si smette di usarlo male.

Anche in questi casi con la gengiva si retrae anche l'osso, ma solo quello della zona di interesse, le restanti aree se ben gestite rimangono integre.

In questi casi, con una buona diagnosi, è possibile pianificare dei trattamenti che ripristinano l'integrità dei tessuti al 100%.

Allora stiamo sereni? Purtroppo no! Ecco che vi presento la malattia parodontale!

Forse vi ho rassicurato troppo...esistono delle situazioni in cui le gengive sono retratte a 360° intorno al dente e di conseguenza anche l'osso si posiziona più in basso, a volte di un paio di millimenti, a volte molto e molto di più.

I pazienti che hanno questo tipo di sofferenza del parodonto (insieme dei tessuti che sostengono il dente) soffrono di malattia parodontale.

Si tratta di una malattia che in Italia ad oggi colpisce più del 60% della popolazione con diversi gradi di gravità.

Scatenata da batteri specifici si esprime come una malattia infiammatoria cronica che distrugge letteralmente i tessuti che ne sono affetti.

In questi casi, oltre alla retrazione della gengiva, si può notare mobilità dei denti e un loro spostamento.

Se il problema non viene intercettato e trattato tempestivamente la malattia parodontale può portare alla perdita dei denti e sostituirli con impianti ossei potrebbe non essere semplice e immediato.

Per cui, prenotate subito una visita con un dentista parodontologo nei casi in cui notiate:

  • sanguinamento delle gentive (segni di infiammazione!)
  • retrazione gengivale e sopratutto sensazione che il cibo di accumuli di più tra dente e dente (per abbassamento della gengiva anche in quella zona)
  • mobilità dei denti
  • spostamento relativamente veloce dei denti dalla loro solita posizione.

Se hai bisogno di qualche chiarimento scrivici !

Nota: I campi con l'asterisco sono richiesti


 

Dott.ssa Chiara Ferroni

Scrivi commento

Commenti: 0