Da sempre sia i pazienti che noi dentisti ci siamo focalizzati su caffè, the, vino e alimenti colorati.
Ma veramente questi sono i nostri nemici? Forse altro bolle in pentola...
Impariamo a conoscere il nostro smalto
Lo smalto dentale è una sostanza che in un sottile strato (in alcune zone anteriori anche di 0.5mm!!) ricopre la parte visibile del dente detta corona.
E' composto da una trama più o meno fitta a seconda del grado di mineralizzazione.
Esso non definisce il colore del dente, ma facendo trasparire il colore della dentina sottostante può far apparire il dente più giallo o più bianco.
Fra le maglie di questa trama i pigmenti delle bevande e degli alimenti colorati che assumiamo possono "incastrarsi" contribuendo a modificare il colore del dente.
Queste macchie esterne, dette "estrinseche", sono le più facili da rimuovere sia durante le sedute di igiene orale professionale con le polveri di glicina o eritritolo, sia con trattamenti sbiancanti professionali a base di perossidi di idrogeno o carbammide.
E se non fosse un problema di macchie dello smalto?
Purtroppo questo è tutto un altro discorso.
Talvolta l'ingiallimento dei denti non è dovuto al the verde, al caffè o ai frutti rossi, ma è strettamente legato ad un deterioramento dello smalto.
Quando questo avviene questo meraviglioso strato, che ci protegge anche dalle aggressioni batteriche oltre che dagli sbalzi di temperatura, diventa sempre più sottile e a volte addirittura crepato fino a far trasparire il colore profondo del dente, quello della dentina.
Nella maggiorparte dei casi il tessuto dentinale vira al giallo, ma in alcune situazioni può essere molto scuro e tendente al verde, come nel caso di pazienti che durante l'infanzia hanno fatto uso di tetracicline come antibiotici.
Assottigliamento dello smalto da erosione chimica
Discromia da tetracicline
Ottenere uno sbiancamento in queste situazioni è molto difficile, in alcuni casi obiettivamente impossibile proprio perchè lo sbiancamento lavora sullo smalto dentale che, nel caso dell'erosione e dell'assottigliamento , è praticamente inesistente.
Come comportarsi in questi casi?
Sembra semplice e banale ma la risposta è sempre la prevenzione.
Tranne nei casi di discromia da tetracicline, preservare l'integrità dello smalto è il modo più naturale per evitare cambiamenti di colore in età giovanile.
Sì, perchè va detto per onestà, tutti i denti con l'invecchimento ingialliscono perchè un grado sempre crescente di assottigliamento è fisiologico.
Ma evitare una precoce perdita di smalto è possibile.
Quindi vediamo cosa contribuisce a creare questa condizione.
- Digrignamento: serrare e strisciare i denti contribuisce a creare un numero di crepe molto alto oltre che ad un assotigliamento dello smalto nella zona di frizione e nella zona dei colletti del dente. Inoltre spesso i pazienti bruxisti hanno microfratture anche dei margini degli incisivi. Il bruxismo è spesso notturno quindi preservare la dentatura con una mascherina di contenzione sin dai primi sintomi aiuta a preservare lo smalto dentale.
- Incidenti e cadute: a volte l'ingiallimento colpisce un singolo dente e se si ripercorre la storia si arriva sempre ad un incidente o una caduta avvenuta anche molti anni addietro. Il trauma determina nel lungo tempo una perdita di vitalità dente che cambia colore a volte risolvibile con la devitalizzazione del dente e il suo sbiancamento interno. Un modo per evitare questo è utilizzare durante l'attività sportiva, se di contatto, un paradenti fatto su misura o acquistabile in farmacia.
- Dieta povera di nutrienti e ricca di zuccheri: una dieta povera di alimenti nutrienti porta tutto il corpo ad una condizione di denutrizione e ad accelerare i fenomeni di invecchiamento cellulare. Inoltre eccedere in alimenti raffinati e industriali porta ad assumere inevitalmente alte quantità di zuccheri e acidi (come quelli contenuti in bevande gassate e merende preconfezionate) che acidificano il pH della bocca accelerando la degradazione e l'assottigliamento dello smalto. Prendersi cura della propria salute migliora anche il sorriso!
Dott.ssa Chiara Ferroni
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