Il gusto è uno dei nostri 5 sensi e inizia a svilupparsi già durante la gravidanza.
Ci chiediamo allora se è possibile allenare il senso del gusto del nascituro per aiutarlo alla scoperta dei sapori.
Già durante il secondo trimestre (30ima settimana , per le più precise ☝️) iniziano a funzionare le parti del sistema nervoso deputate alla percezione gustativa, le papille gustative e le strutture responsabile dell'olfatto che si attivano con i sapori e gli aromi contenuti nel liquido amniotico.
E' indubbio che esistano delle preferenze innate, come quella per il gusto dolce, per il salato e l'umami (sapore presente negli alimenti ricchi di proteine come carne e formaggio).
Netto invece il rifiuto per l'acido e l'amaro (ricordo ancestrale del frutto acerbo e non maturo e degli alimenti velenosi).
Se durante la gravidanza non ci si trattiene dal mangiare ogni varietà di cibo, anche quello più saporito come cipolle, aglio, cavolo, spezie si permette al bambino di sperimentare attrarso il liquido amniotico i sapori e gli odori anche più forti.
Se questa abitudine viene mantenuta anche durante l'allattamento aumenta la facilità con cui si potranno far accettare al bambino tutti i sapori, rendendo la sua dieta più variegata e ricca di frutta e verdura di ogni tipo.
L'emulazione è il meccanismo con cui più impararano i bambini.
Così come decidono di spazzoalrsi i denti da soli perchè lo vedono fare dai genitori, così saranno più invogliati a mangiare tutti gli alimenti che i familairi danno il buon esempio!
Dott.ssa Chiara Ferroni
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