Ultima fase dell'età evolutiva. l'adolescenza è caratterizzata da cambiamenti somatici, psichici e comportamentali. Che ruolo ha la bocca in tutto questo guazzabuglio?
Non è nostra intenzione approfondire le dinamiche che ogni ragazzo attraversa durante questo periodo, le fasi di scoperta, la ribellione verso i genitori verso la scuola e la società, o la spinta a sperimentare tante cose nuove.
Sicuramente il bambino non è più solo il beneficiario delle decisioni dei genitori, e se prima il dentista lo doveva coinvolgere per ottenere la sua collaborazione, ora lo deve coinvolgere per ottenere il suo consenso.
Se da piccoli la bocca è il mezzo attraverso cui scoprire il mondo, da adolescenti il cibo è dove vengono deposte le emozioni.
E' l'età in cui si sceglie un cibo per compiacere la compagnia, in cui si raggiungono estremi di rigetto o di eccesso, in cui l'abbandono ai cibi spazzatura e alle bevande gasate è più smodato.
E' l'età in cui si inizia a "procacciarsi" il cibo con una certa autonomia economica.
Da dove iniziare 🧐 ?
L'elenco degli errori alimentari che i ragazzi compiono, anche con il supporto e purtroppo l'approvazione degli adulti, è molto lungo.
A primeggiare su tutti l'abbandono della vecchia e sana dieta "primitiva", dove si privilegiano i cibi crudi, fibrosi e non raffinati (quelli da masticare per intendersi) a favore di una dieta "civilizzata" ricca di cibi morbidi, precotti fatti di carboidrati complessi e zuccheri artificiali e poveri di fibre.
Non è un caso che la carie è riuscita a vincere il primato per aver colpito almeno una volta nella vita il 90% della popolazione mondiale, con picchi altissimi nei paesi più industrializzati.
Beviamoci su!
Bevande gassate e dolci
L'inizio dell'adolescenza coincide anche con l'inizio della insana abitudine di bevande dolci e gassate e prodotti in busta, patatine & co.
Bere bevande dolci gassate durante i pasti o tra un pasto e l'altro non solo non soddisfa il bisogno di sedare la sete (questi prodotti nascono invece con il brutto vizio di far venire sete), non apportano ALCUN nutrimento, anzi, inondano il corpo di sostanze acide, tra cui l'acido ortofosforico.
Qualsiasi dentista vi spiegherà come lui l'acido ortofosforico lo usa per degradare, ovvero disgregare, lo smalto dentale per favorire l'adesione delle resine usate per otturare i denti (vedete voi 😱!)
Acqua calda e limone
Pratica seguita per la maggiorparte dalla popolazione femminile di qualunque età, la dieta con acqua e limone venne introdotta come sistema depurativo per perdere peso. Sponsorizzata anche per facilitare il transito intestinale, ridurre le rughe... l'acqua caldo con limone è un'abitudine deleteria per lo smalto dentale che entra ripetutamente e quotidianamente a contatto con un liquido a pH 2, in grado di rovinare anche lo smalto dentale più resistente.
Se non ci si ferma in tempo, il primo sintomo solitamente è l'aumento della sensibilità dentale al caldo e al freddo, per poi passare all'ingiallimento dei denti e alla loro riduzione per erosione acida.
Piercing
Decidere di avere un piercing nel cavo orale o sulle labbra significa anche imparare a prendersene cura, rimuovendolo con regolarità per disinfettarlo e rimuovere i residui di tartaro.
Applicati in ogni parte del corpo, spesso si possono incontrare nella parte interna della bocca.
Il più frequente è quello al centro della lingua, ma non mancano anche i pierging al frenulo mandibolare, mascellare e anche al linguale.
Considerando che ogni persona deglutisce in media 1500 volte al giorno, occorre ipotizzare che questi piercing metallici sbattano contro denti e gengive altrettante volte, determinando fratture dentali e recessioni.
I rischi infettivi sono altrettanto alti, poiché la bocca è ricca di batteri che possono infettare la ferita.
Stesso discorso vale per i piercing del labbro: attraverso il passaggio creato i batteri presenti sulla cute possono infettare la zona dando a volte delle vere e proprie lesioni ascessuali.
Sigarette e fumo
Questo argomento merita qualche dato per saggiarne la gravità.
In una raccolta di dati sulla sorveglianza nell'anno 2017-2018 si riporta che 1 ragazzo su 5 tra i 13 e i 15 anni era solito fumare quotidianamente sigarette con tabacco.
Durante il biennio pandemico questi numeri sono notevolmente aumentati.
Il fumo è e rimane il principale fattore di rischio di tutte le malattie del cavo orale.
I prodotti del tabacco interferiscono negativamente con le attività di tutte le cellule del corpo. Nello specifico del cavo orale le rende meno attive nei confronti delle infezioni, come ad esempio le aggressioni dei batteri della malattia parodontale.
La patina lasciata sul fumo sulla superficie dei denti rende la placca più difficile da rimuovere, favorendo così le lesioni cariose.
Persino i rischi di contrarre tumori del cavo orale e della faringe aumentano così come l'effetto indesiderato dell'alitosi e dei denti macchiati.
Alitosi
L'alitosi è una condizione che colpisce il 25% degli adulti, senza distinzione di genere, e nel 90% dei casi è da attribuirsi a problemi del cavo orale, e solo una piccola restante parte a problemi gastrici.
La persona non si accorge di avere l'alito cattivo perchè questa condizione si evidenzia mentre si parla o si respira.
Chi ci sta vicino invece si accorge del problema e con modi più o meno garbati può farlo presente.
Non sempre questa delicatezza è propria degli adolescenti, che potrebbero vedere nel disturbo un modo per prendere in giro il malcapitato.
La causa di alitosi principale è da ritrovarsi nei batteri che immersi nella placca, producono azoto e zolfo.
Il rimedio principale è quindi la rimozione della placca presente sui denti, tra dente e dente e anche sulla lingua.
La lingua, infatti, con le sue rughe, trattiene molto facilmente la placca e per rimuovere bene la patina biancastra, occorre spesso ricorrere ad un puliscilingua in plastica soprattutto la mattina al risveglio.
Durante il giorno invece attenzione al cibo spazzatura la cui consistenza (hamburger, salse, merendine) e appiccicosità (patatine, caramelle gommose) rende i depositi di placca più difficili da rimuovere e l'alitosi più pesante.
Dott.ssa Chiara Ferroni
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