Quanto sono grandi gli impianti dentali?

Oggigiorno l'impianto dentale in titanio è la prima scelta per sostituire un dente mancante.

Ma come è fatto un impianto?

Che dimensioni ha rispetto al dente che sostituisce?

La forma di un impianto in titanio varia in base alle caratteristiche che la casa produttrice ha voluto "donargli", ma di base assomigliano tutti a delle viti autofilettanti, a dei fischer biocompatibili che correttamente posizionati nell'osso possono sostenere una capsula in ceramica e permettere così di sostituire un dente mancante.

Per ovvie ragioni d'ora in poi li chiameremo impianti o radici artificiali (sappiamo benissimo anche noi che il nome vite o fischer non li rende tanto attraenti 😅).

Le misure in medicina sono sempre medie statistiche, è la variabilità individuale a far da padrona, ma se proprio dobbiamo scrivere dei numeri..... 

Quando l'implantologia ha iniziato a prendere piede la lunghezza media degli impianti utilizzati era simile a quella delle radici dei denti che andavano a sostituire. Con diametri che andavano dai 4 mm ai 5 mm. 

L'esperienza di decenni ha portato a notevoli modiche soprattutto nelle dimensioni degli impianti. I diametri di prima scelta si sono ridotti e così anche le lunghezze, rendendo così gli interventi meno invasivi.

Ciò che veramente conta è la diagnosi e la progettazione. 

In questo l'evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha fatto passi da gigante: acquisendo una CBCT (ovvero una radiografia tridimensionale) della zona di interesse e interfacciandola con un'impronta digitale è possibile progettare virtualmente sia l'impianto dentale sia la capsula in ceramica, pre visualizzando così il risultato definitivo e i possibili ostacoli alla tecnica.

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